Mah:
- non è per lavoro, siamo dei privati.
- non è per salute, a meno che il venditore non impazzisca.
- non è per necessità, io vivo anche senza.
Io la vedo assai rischiosa fare autocertificazioni alla leggera. 
informati dalle forze del dis-ordine
Non si può ragionevolmente essere informati dalle forze dell'ordine, specialmente su provvedimenti nuovissimi e su cui non c'è un grande archivio storico di interpretazioni, ed ogni sarcasmo mi pare francamente fuori luogo.
Esistono forse 60 milioni di ragioni diverse ogni giorno per muoversi, una per ciascun italiano, un provvedimento di Legge non le può elencare tutte, e classificarle (questa sì, questa no) anche materialmente.
Quelle che possono ragionevolmente ricadere in una delle 3 categorie, sono ammesse, le altre ti mandano in contravvenzione.
Siccome non si viene né giustiziati a bordo strada, né espropriati di un qualsiasi avere, vengono solo verbalizzati i fatti e poi valuterà e giudicherà in un secondo momento qualcuno che ha studiato l'argomento abbastanza di più di colui che ci ferma.
Qualsiasi agente interpellato preventivamente (già fatto un mese fa, dovevo aiutare un amico a prendere un'auto a Roma ed ho lasciato perdere) ti risponde col buon senso del padre di famiglia, invitandoti ad evitare grane.
Anche perché col carrello si dà più nell'occhio.
Non è pressappochismo, scarsa preparazione etc, è quello che gli viene chiesto di fare per la loro funzione.